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Selfloss | La Nostra Recensione

Un titolo profondamente emozionante e coinvolgente che racconta il dolore di una perdita.

Selfloss è un titolo d’avventura sviluppato dallo studio Goodwin Games e pubblicato da Maximum Entertainment e Merge Games il 5 Settembre su PC, con un’uscita prevista il 12 Settembre anche su PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. Abbiamo avuto l’opportunità di provare la versione per PC del gioco e siamo rimasti profondamente colpiti dal suo aspetto emotivo, arricchito da una colonna sonora di altissimo livello. Tuttavia, ci sono alcuni elementi che ci hanno lasciati perplessi. Di seguito, vi offriamo un’analisi più approfondita delle nostre impressioni su Selfloss.

Come al solito, iniziamo dall’aspetto narrativo del gioco. Selfloss è un’avventura emozionale ambientata in un mondo fantastico ispirato alle tradizioni slave. Il protagonista di questa avventura è Kazimir, anziano guaritore in viaggio alla ricerca del rituale capace di alleviare il dolore della sua anima. Il suo cammino, tuttavia, è ostacolato dal Miasma, una calamità misteriosa che ha sconvolto il mondo e che genera creature ostili pronte a frapporsi tra lui e il suo sentiero verso la redenzione. Ad assisterlo c’è un bastone magico, la cui luce ardente non solo annienta i nemici, ma permette anche di interagire con l’ambiente circostante.

Selfloss non è solamente il titolo del gioco, ma ne rappresenta l’essenza più profonda. Il Selfloss è un rituale magico capace di risanare le ferite emotive di chi ha subito la terribile perdita di una persona amata. Il protagonista, Kazimir, intraprende questo viaggio non solo per alleviare il dolore delle altre creature, ma soprattutto per ottenere il proprio Selfloss e trovare la tanto agognata pace interiore. Il mondo di gioco, ispirato ai miti e alle tradizioni slave, è permeato dalla fede nelle divinità balena, che assumono un ruolo centrale nella narrazione e diventano il vero fulcro attraverso cui Kazimir può raggiungere il suo Selfloss.

5 Settembre

La trama affascinante di Selfloss è sostenuta dalla meccanica chiave del gioco: il bastone magico. Questo elemento non solo funge da strumento principale per eseguire il rituale del Selfloss, ma è anche il mezzo attraverso cui Kazimir interagisce con l’ambiente circostante e affronta i vari nemici presenti nel gioco, boss fight comprese.

Il bastone può essere usato sia in modo simultaneo che indipendente, adattando i suoi poteri in base alle situazioni. Può emettere una luce magica per interagire con l’ambiente, fasci di luce concentrata per eliminare i nemici e impulsi luminosi per distruggere ostacoli o attivare meccanismi per aprire porte e piattaforme. Inoltre, serve anche per curare Kazimir da eventuali avvelenamenti causati dal Miasma. Il potere del bastone si rivela fondamentale anche durante la navigazione, quando Kazimir attraversa acque pericolose a bordo della sua barca. In queste caso, il bastone funge da vela e consente di attivare uno sprint quando necessario. Nonostante gran parte del gameplay sia incentrato sull’uso del bastone, abbiamo apprezzato profondamente questa scelta, che riteniamo sia stata ben implementata.

Selfloss è strutturato in 5 capitoli, ognuno con ambientazioni uniche. L’esperienza di gioco si basa sull’esplorazione e sulla risoluzione di rompicapi per raccogliere gli elementi necessari a progredire nella trama. Questa struttura si rivela particolarmente riuscita, offrendo un’esperienza coinvolgente e stimolante che arricchisce il percorso narrativo.

Tuttavia, ci sentiamo in dovere di segnalare la presenza di alcuni piccolissimi bug che, sebbene non compromettano gravemente l’esperienza di gioco, hanno avuto un impatto abbastanza significativo in termini di tempo. È importante sottolineare, però, che lo sviluppatore è attento alle segnalazioni degli utenti e ha già rilasciato diversi aggiornamenti per risolvere queste problematiche. La loro attenzione al feedback dimostra un impegno serio nel migliorare il gioco.

Graficamente, Selfloss offre ambientazioni nordiche molto atmosferiche e in sintonia con il tema del dolore. Abbiamo particolarmente apprezzato il level design e la palette di colori utilizzata. Parlando invece delle prestazioni, utilizzando una configurazione PC di media fascia, Selfloss gira fluidamente oltre i 60 FPS senza perdite di frame.

Per quanto riguarda il comparto audio, il gioco offre una colonna sonora di altissimo livello. Le musiche commoventi di Arigto arricchiscono l’esperienza di gioco e intensificano la percezione del dolore. Ottimi anche gli effetti sonori, in particolare quello dell’acqua, che risulta estremamente realistico. Peccato solo per qualche sporadico ritardo audio in alcune fasi post-caricamento, ma nulla di veramente significativo.

Per quanto riguarda la longevità, il titolo include una campagna di circa 6 ore, che diventano 8 se si dedica del tempo alla ricerca di collezionabili, che rivelano altre informazioni sulla storia, e al completamento degli achievement. Selfloss si concentra solo sulla campagna, senza modalità aggiuntive. Il livello di difficoltà non è particolarmente impegnativo, e le maggiori perdite di tempo sono spesso causate da piccoli bug (lo sviluppatore sta già lavorando per risolverli).

In conclusione, Selfloss si è dimostrato un titolo emozionante e coinvolgente, che offre un buon gameplay, un’ottima narrazione e una colonna sonora davvero eccezionale. Nonostante i bug che hanno frammentato la nostra esperienza, siamo certi che Selfloss riceverà il riconoscimento che merita. Ve lo consigliamo? Assolutamente sì!

Recensito nella versione per PC. Ringraziamo Merge Games e Maximum Entertainment per la Press Copy.

Il Nostro Verdetto

Storia - 8.5
Gameplay - 7.5
Grafica - 8
Audio - 8.5
Divertimento - 7.5

8

OTTIMO

Selfloss è un gioco d'avventura sviluppato da Goodwin Games e pubblicato da Merge Games e Maximum Entertainment. Il gioco è disponibile per PC, PS5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale del gioco.

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Alessandro Leonardi

Nato nel 1990, sono sempre stato appassionato di videogiochi, musica, fotografia e sport. La mia avventura nel mondo videoludico ebbe inizio con The Lion King su Game Boy, per poi estendersi nel corso degli anni alle console di Sony, Microsoft e Nintendo.

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