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Rise of the Ronin: la Nostra Recensione

Le nostre impressioni su un titolo che non ci ha convinto del tutto.

Sviluppato dal Team Ninja di Koei Tecmo e pubblicato da Sony Interactive Entertainment, Rise of the Ronin è un titolo action-RPG open world con tratti Soulslike, rilasciato lo scorso 22 Marzo come esclusiva per PS5. Rise of the Ronin è ambientato a metà del XIX secolo in Giappone, negli ultimi anni del periodo Edo. Il gioco descrive la guerra Boshin tra lo shogunato Tokugawa e varie fazioni anti-shogunato, con l’aggiunta dell’arrivo delle Navi nere dall’Occidente.

Il gioco segue la storia delle Lame Gemelle (Blade Twins) e il loro coinvolgimento nel gruppo di resistenza dopo che la loro famiglia è stata assassinata dai ninja al soldo dello Shogunato. All’inizio della storia, dovremo creare le Lame Gemelle, un uomo e una donna, tramite un editor che offre ottime possibilità di personalizzazione. Successivamente, a seguito dell’attacco di un assassino noto come Demone Blu, una delle Lame Gemelle dovrà sacrificarsi per garantire la fuga dell’altra. Sarà compito nostro decidere chi sacrificare e, di conseguenza, con chi proseguire l’avventura.

Nel corso della storia, potremo scegliere da che parte schierarci tra le varie fazioni dell’epoca Bakumatsu. Da un lato, ci sono le forze pro-shogunato che sostengono Tokugawa e cercano di preservare il suo dominio centralizzato. A loro si contrappongono le forze anti-shogunato, costituite da gruppi e individui diversi che si uniscono nell’opposizione al governo dello Shogun. Inoltre, ci sono le forze occidentali dell’epoca, ovvero le potenze americane ed europee che cercano di aprire il Giappone al commercio estero. Infine, possiamo anche scegliere di restare neutrali il più possibile e vivere la nostra storia da Ronin, senza schierarci con nessuna delle fazioni disponibili.

rise of the ronin

Per quanto riguarda il nostro personaggio, possiamo selezionare un’Affilatura originale per determinare le sue abilità e le sue statistiche di base. Possiamo scegliere tra varie affilature o lasciarlo senza alcuna particolare abilità ma pieno di potenziale. Le abilità possono essere potenziate tramite un albero delle abilità davvero vasto, suddiviso in 4 settori: forza, destrezza, fascino e intelletto. Ogni settore può essere sviluppato a proprio piacimento utilizzando i punti abilità ottenibili nelle battaglie, in base al nostro stile di gioco. Alcune abilità saranno più influenti di altre.

Con il progredire della storia, saremo spesso chiamati a combattere. Un punto a favore riguardo al combattimento sono le armi, con la possibilità di equipaggiare ben 4 armi: 2 primarie e 2 secondarie. Le armi primarie si suddividono in Katane, lancia, doppie spade, odachi, sciabole, alabarde, spadone, baionetta, nieweidao. Le armi secondarie, invece, includono pistola, arco, fucile, sfere di terracotta e shuriken. Ogni arma primaria ha la possibilità di essere utilizzata in stili diversi. Durante la nostra avventura, incontreremo vari maestri pronti a insegnarci nuovi stili di combattimento per ciascuna arma, utilizzabili contro i nemici. Ogni stile modificherà postura, tempistica e abilità speciali.

Da non sottovalutare l’abbigliamento del nostro Ronin. Infatti, sbloccando vari indumenti, dalle calzature al cappello, avremo una vasta scelta di personalizzazione del nostro personaggio. Questi indumenti non solo avranno un impatto visivo sul personaggio, ma influenzeranno anche le prestazioni, offrendo maggiore velocità con determinate armi, una difesa potenziata o un aumento delle abilità speciali. Durante gli scontri avremo a disposizione diverse pozioni che ci aiuteranno contro gli avversari più ostici. Potremo utilizzare pozioni curative per ripristinare Salute e Ki, pillole medicinali e pozioni per potenziare i danni delle nostre armi, rendendo le lame infuocate, velenose o paralizzanti. 

Rise of the ronin

Rise of the Ronin è considerato un Action-RPG, in cui è possibile selezionare la difficoltà di gioco (facile, normale o difficile). Nonostante questo, il combattimento è principalmente in stile Soulslike, basato sul tempismo e i riflessi dei giocatori con parate, schivate, parry e lock. La meccanica di base del combattimento consiste nel prosciugamento del Ki dei nemici per renderli più vulnerabili ai nostri attacchi. Il Ki è simile alla postura già vista in giochi come Sekiro: Shadows Die Twice. Tuttavia, anche il nostro Ki tenderà ad esaurirsi e saremo indifesi in alcuni momenti. Per ovviare a questo, possiamo compiere il controattacco, che richiede tempismo e precisione ma aiuta a ridurre il Ki dei nemici più forti. Questa meccanica è possibile usarla non solo con le armi, ma anche con le arti marziali.

Durante alcuni combattimenti saremo supportati da altri Ronin. Quest’ultimi saranno tutti controllabili uno alla volta, semplicemente cambiando personaggio. Inoltre, nelle missioni più difficili, sarà possibile chiedere aiuto online. Infatti, Rise of the Ronin ha anche una modalità multiplayer cooperativa a tre giocatori.

Il sistema di combattimento risulta bello ma complesso allo stesso tempo. Dopo un paio di ore, si riesce comunque ad avere la meglio su di esso, anche se può risultare un po’ macchinoso per chi non è abituato al genere. Un punto a sfavore è il lock del nemico, che in fasi concitate cambia molto facilmente da un personaggio all’altro non appena si sposta la telecamera. Questo può dare grattacapi quando si combatte con più boss contemporaneamente.

Per quanto riguarda invece la componente open world, è possibile esplorare le città storiche di Yokohama, Kyoto ed Edo, così come le campagne e i villaggi annessi. Il giocatore può spostarsi non solo a piedi, ma anche a cavallo, con rampino o aliante. Proprio la componente open-world è quella che un po’ stona nel gioco. Il tutto si presenta scarno e con poche attività da svolgere, oltre alla liberazione dei vari villaggi.

rise of the ronin

Team Ninja ha poi trascurato ciò che forse è l’aspetto più importante dei recenti giochi next-gen, ovvero la grafica. Il gioco si presenta graficamente un po’ datato, con texture piatte e problemi di caricamento, soprattutto se si guarda lontano. Si notano i caricamenti del fogliame degli alberi, delle case, dell’erba, che da lontano sembrano sfocati e si renderizzano meglio man mano che ci si avvicina. Questi problemi sono maggiormente evidenti nella modalità grafica Prestazioni (60fps), mentre nelle altre due modalità, Grafica e Ray Tracing (bloccate a 30fps), si notano meno. Noi lo abbiamo giocato in modalità Grafica.

Passando al comparto audio, nonostante una buona struttura della storia e la completa localizzazione in italiano, il comparto audio, soprattutto nel doppiaggio, non eccelle. Anzi, in alcuni momenti della narrazione, le animazioni e le emozioni dei personaggi non coincidono col tono del doppiaggio stesso, facendo storcere il naso ai più attenti.

Rise of the Ronin, nel complesso, è un gioco valido, con una struttura buona e una storia ben approfondita. Anche se non brilla per quanto riguarda la grafica, il gioco risulta fluido e piacevole da giocare. Tuttavia, l’implementazione del mondo open world potrebbe essere considerata a doppio taglio. Sebbene sia utile per aumentare il livello del nostro personaggio, manca di missioni significative da svolgere. Sicuramente, il gioco avrebbe avuto successo anche senza l’open world, seguendo il modello di Nioh, e probabilmente il comparto grafico ne avrebbe beneficiato. Eccellente invece il sistema di combattimento, ben implementato e ricco di personalizzazione.

Recensito nella versione per PlayStation 5.

Il Nostro Verdetto

Storia - 7
Gameplay - 8
Grafica - 6.5
Audio - 6.5
Divertimento - 7

7

BUONO

Rise of the Ronin è un gioco valido, con una struttura solida e una storia ben approfondita. Nonostante non spicchi per quanto riguarda la grafica, il gioco è fluido e piacevole da giocare. Tuttavia, l'implementazione del mondo open world potrebbe essere considerata a doppio taglio. Sebbene sia utile per aumentare il livello del personaggio, manca di missioni significative. Forse il gioco avrebbe avuto successo anche senza l'open world, seguendo il modello di Nioh, e la grafica ne avrebbe sicuramente beneficiato. Eccellente, invece, il sistema di combattimento, ben implementato e ricco di personalizzazione.

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Domenico Santangelo

Appassionato dalla tenera età di videogames retrò e non, amante da sempre dei titoli picchiaduro, corse, calcio e molto altro. Collezionista di tutto ciò che riguarda il mondo videoludico, mi piace tenermi sempre aggiornato sul mondo delle console.

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