PERISH: la Nostra Recensione

PERISH è un Roguelike FPS sviluppato da Item 42 e pubblicato da Handy Games. La sua particolarità è la possibilità di poter affrontare l’intero gioco online in cooperativa fino a 4 giocatori. Il personaggio principale di cui prenderemo il controllo è Amyetri, uno spirito condannato a vivere da ombra nel regno intermedio del Purgatorio. Per porre fine alle sue sofferenze, dovrà affrontare diverse sfide nel viaggio verso i Campi Elisi.

La premessa è breve e concisa e, dopo un breve, ma utile tutorial, si verrà immediatamente lanciati nell’azione senza troppi fronzoli. L’atmosfera è pseudo-mitologica, tra il Greco e il Romano, con punte anche alquanto distopiche che però caratterizzano molto l’esperienza di gioco.

Come spesso accade nei Roguelike, in prima battuta la sensazione è sicuramente quella di essere troppo deboli per poter affrontare l’intero viaggio. Con il passare del tempo e l’accumulo fisiologico di fallimenti, sarà possibile imparare al meglio le tecniche più utili e funzionali per affrontare il viaggio ad Amyetri. Procedendo verso i Campi Elisi, si avrà la possibilità di sbloccare permanentemente nuove armi, nuovi consumabili, nuovi Anelli e nuove Corone.

La dotazione di armi in PERISH è molto varia e duttile. Potremo scegliere tra due macro tipologie di armi: quelle da corpo a corpo (Ascia, Lancia, Spada, ecc…) e quelle a distanza (Pistola, Fucile Semiautomatico, Fucile a Pompa, ecc…). Se con le prime è possibile approntare una parata, con le seconde invece è possibile entrare in modalità mirino. È consentito cambiare arma una sola volta ad ogni cambio di livello. Questo vi permetterà di affrontare i vari livelli con le armi che preferite di più e che meglio si adattano al livello che dovrete affrontare.

Un’altra particolarità di PERISH è la seguente: ogni volta che si passa da un livello specifico, la missione sarà diversa da quella assegnata al passaggio precedente. Ogni livello ha, infatti, 3 o 4 missioni diverse da svolgere al suo interno. Ad eccezione delle boss battle, questo è di certo un espediente che, alla lunga, permette al giocatore di non annoiarsi. Per i completisti: per poter sbloccare tutti gli obiettivi, sarà necessario portare a termine tutte le missioni dei vari livelli.

Completando sfide speciali chiamate Riti Orfici, avrai accesso a nuovi consumabili che possono essere lanciati contro i nemici, anelli che potrebbero aumentare la tua salute o migliorare la quantità di Danake (la valuta di PERISH) raccolta, e corone che potrebbero aggiungere danni elementali come fulmini e veleno quando si attacca. Avere queste sfide da completare, oltre a darti ricompense utili, permette anche di sperimentare a pieno il combat system.

La velocità del combattimento e l’incessante inseguimento dei nemici garantiscono battaglie intense a prescindere dal tipo di nemico che affronti. Hai l’arma che hai scelto per infliggere danni, ma puoi anche calciare i nemici sugli spuntoni o giù dai dirupi, così anche l’ambiente circostante potrebbe diventare un incredibile alleato.

Con ogni morte, conservi le armi, le corone, i materiali di consumo e gli anelli che sblocchi, ma i tuoi Danake saranno più che dimezzati. Questa valuta è importante per acquistare oggetti sbloccati o per reclamare nuovi riti orfici, quindi sapere quando smettere è un altro aspetto del tuo gioco. Infatti, tra un livello e l’altro, oltre a poter cambiare arma, ricaricare i consumabili e recuperare, quando previsto, un punto vita, si può anche decidere di interrompere il viaggio. Ritornando all’hub iniziale si depositano tutti i Danake, si potrà acquistare ciò che è stato sbloccato durante le run ma, come da classico Roguelike, si perderanno tutti i progressi fatti nella run e si dovrà ricominciare dal primo livello.

Ricordiamo che, se giocato in coop, PERISH permetterà a un team di 4 giocatori di affrontare le varie sfide proposte. Un vantaggio “non tanto piccolo” nel giocare in Cooperativa è che, se uno dei giocatori verrà messo KO, potrà essere riportato in vita dai compagni. Una meccanica che può davvero risultare fondamentale negli equilibri di gioco.

A livello tecnico, il gioco risulta fluido e senza troppi intoppi a livello di Frame per secondo. Tuttavia, soffre un po’ nei caricamenti tra un livello e l’altro o quando l’azione diventa molto concitata. Gli sfondi e le ambientazioni sono ben disegnati e riproducono ambientazioni storiche/mitologiche molto suggestive e d’impatto.

Il comparto audio, principalmente grazie alla colonna sonora decisamente sopra le righe, regala gioie. Le tracce più classiche tipiche dei giochi con ambientazione mitologica si alternano con quelle Heavy Metal dei combattimenti rendendoli ancora più epici. Si nota sicuramente una grande ispirazione da DOOM, il che va benissimo così. Anche gli effetti sonori sono ben realizzati senza però essere strabilianti, rappresentando un buon compromesso.

In conclusione, PERISH è un discreto Roguelike che mette il turbo introducendo la modalità co-op fino a 4 giocatori. Si tratta di un titolo decisamente sfidante, con una curva di apprendimento davvero ripida ma non spigolosa. Per i veri appassionati del genere, è un ottimo titolo da aggiungere alla propria collezione. Se giocato in compagnia con amici, acquisisce decisamente qualche punto in più.

Recensito nella versione per Xbox Series X|S. Ringraziamo Handy Games per la Press Copy.

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