KAKU: Ancient Seal | La Nostra Recensione

KAKU: Ancient Seal è un gioco open-world, ARPG che combina combattimento, esplorazione e puzzle. Sviluppato da BINGOBELL, il gioco uscirà nella sua versione completa il 12 Luglio per PC. La versione per PlayStation 5 e Xbox Series X|S è invece ancora in fase sviluppo e non ha ancora una data di uscita. Parliamo di “versione completa” perché Kaku, fino a questo momento, è stato in Accesso Anticipato. Dopo aver provato questa versione, ecco le nostre impressioni.

Va detto subito che lo studio BINGOBELL è al suo secondo gioco (il primo è stato un titolo per VR: Tales of Glacier), quindi non è uno studio molto grande, ma spesso le piccole perle arrivano proprio da questi studi. Kaku arriva in un mondo videoludico in cui titoli del genere sono ormai rari. KAKU: Ancient Seal ha una base platform 3D molto action, con un mondo interamente esplorabile.

Con una storia piuttosto semplice, vestiremo i panni di Kaku, un ragazzino che vive nella foresta, e andremo a caccia di un animaletto alquanto strano, un porcellino alato di nome Piggy, che ci farà compagnia nel corso dell’avventura. Durante il viaggio in questo mondo misterioso, incontreremo un anziano che ci aiuterà a catturare Piggy. Solo dopo, verremo informati da un antico guardiano che il nostro reame è nel caos più totale. Per ripristinare l’ordine, dovremo recuperare le anime dei quattro elementi (acqua, fuoco, terra e aria) e consegnarle all’antica divinità Saga, affinché tutto ritorni al suo antico splendore. Dopo questa notizia, ci addentreremo con il nostro amico Piggy nei vari mondi. 

È il momento di conoscere il sistema di combattimento di Kaku. Anche se all’inizio può sembrare complesso, grazie agli aiuti a schermo, non sarà difficile da capire. Il nostro Kaku avrà in dotazione una fionda, una mazza, uno scudo al braccio e un abito. Queste armi potranno essere potenziate esplorando il reame o utilizzando delle pietre speciali che conferiranno delle abilità particolari, come trasformarsi e diventare più forti. Queste pietre sono suddivise in quattro categorie: normali, infuocate, velenose ed elettriche. Dovranno essere farmate nei vari accampamenti liberati, tramite i minerali che troveremo in giro.

Piggy, oltre a tenerci compagnia durante il viaggio, avrà anche dei poteri che saranno di grande aiuto. Questi sono quattro e sono: Apertura del Portale, che ci condurrà alle rovine, dove potremo potenziare le nostre armi e assimilare le abilità presenti nell’albero delle abilità; Copricapo Magico, che permetterà a Piggy di trasformarsi in un copricapo magico, consentendoci di passare inosservati negli accampamenti nemici; Super Salto, ovvero un salto potente che ci consentirà di raggiungere posti altrimenti inaccessibili; Bolla Magica, con la quale potremo attraversare le acque più profonde dei fiumi. Inoltre, avremo la possibilità di curarci, recuperare la stamina, creare uno scudo protettivo attorno a noi e aumentare la velocità del nostro eroe. Tutto questo potrebbe inizialmente sembrare difficile, ma appena preso il controllo, dopo qualche minuto tutto risulterà alquanto facile ed intuitivo.

Per quanto riguarda il mondo di gioco, Kaku ci porterà a esplorare diversi territori, ognuno dei quali è contraddistinto dai quattro elementi e da una storia diversa da quella del mondo precedente, con colori sgargianti e ben diversificati in base alla nostra posizione. La palette di colori è davvero vasta e la veste grafica è ben fatta per il genere, con delle performance di almeno 60 fps granitici su PC, senza bug visivi né di gioco. 

Quello che salta subito all’occhio è la quantità di nemici, tanti e differenti a seconda del mondo di gioco. Ognuno di essi subirà danni diversi a seconda di ciò che gli tireremo contro con la fionda.

Come abbiamo detto, KAKU: Ancient Seal è titolo un open world e quindi avremo la possibilità di esplorare in lungo e in largo il suo reame. Tuttavia, c’è una piccola pecca che potrebbe essere frustrante: Kaku non sa nuotare (per questo faremo affidamento sul nostro fedele amico Piggy), ma il problema non è solo questo. La cosa più frustrante è il fatto che, anche se la barra della vita e quella della stamina sono al massimo, appena Kaku tocca l’acqua profonda annega immediatamente (scelta alquanto discutibile) senza darti la possibilità di rimediare, facendoti ricominciare dall’ultimo salvataggio fatto. Parlando dei salvataggi, questi sono possibili nei vari totem che troveremo in giro.

Per quanto riguarda i puzzle, questi si trovano sulla mappa sotto forma di torri da attivare per poi sbloccare il viaggio rapido. Queste torri devono essere prima liberate dai nemici e poi risolte tramite un piccolo enigma riguardante delle mattonelle. L’obiettivo è di liberare la mattonella principale per poter sbloccare la torre, rimanendo entro il numero di mosse consentite. In caso contrario, si dovrà riprovare da capo. Il pezzo forte, però, è rappresentato dai templi che si trovano in ogni mondo, uno per mondo. Ogni tempio è caratterizzato da labirinti, porte girevoli, muri nascosti, nastri trasportatori e trappole sparse ovunque.

Per quanto riguarda il comparto audio, un gioco così longevo (necessarie quasi 30 ore per completarlo al 100%) tiene compagnia benissimo con le sue colonne sonore e i suoni ambientali ben realizzati. Forse l’unica pecca è il fatto che non sia doppiato e alla lunga questa mancanza può pesare un po’.

In conclusione, KAKU: Ancient Seal è un titolo che può sicuramente piacere alla stragrande maggioranza dei giocatori di oggi, grazie anche all’impostazione open-world, ma con la particolarità di essere anche un platform. Ci sono alcune piccole pecche relative alla ripetitività, e il fatto che sia un titolo longevo e non parlato può alla lunga risultare noioso. KAKU: Ancient Seal è sicuramente un gioco destinato a conquistare gli appassionati di titoli platform.

Recensito nella versione per PC. Ringraziamo BINGOBELL per la Press Copy.

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