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Gylt: la Nostra Recensione

Un titolo survival horror stealth che affronta con il tema del bullismo.

Gylt è un titolo survival horror stealth prodotto e distribuito da Tequila Works, uscito inizialmente in esclusiva per Google Stadia e solo successivamente per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Il gioco affronta in modo esplicito l’importante tematica del bullismo, mostrando gli effetti che questo problema può causare sulla psiche di una persona. Grazie al tema trattato, al genere scelto e al gameplay, il titolo si configura come un’opera delicata, adatta soprattutto a un pubblico giovane.

La storia segue la giovane protagonista Sally mentre cerca la sua cuginetta scomparsa, Emily, in una città mineraria immaginaria nel cuore del Maine. Dopo aver affisso volantini di Emily in tutta la città, Sally si scontra con i bulli della scuola, che la fanno cadere dalla bicicletta. In seguito a questo incidente, Sally decide di scappare salendo su una funivia, ignara del fatto che la porterà in un mondo oscuro e infestato dai mostri.

In questo mondo distorto, la giovane ragazza trova conforto in un anziano uomo che la aiuta nella sua ricerca, ma soprattutto trova la sua cuginetta Emily, terrorizzata e costantemente in fuga dalle presenze oscure. L’obiettivo del gioco è trovare Emily e riportarla sana e salva nel mondo reale. Non tutto però sarà scontato e semplice. Durante la ricerca disperata della cugina, infatti, Sally affronterà conflitti interiori e incertezze, che, insieme al numero di oggetti collezionabili trovati, influenzeranno in qualche modo uno dei tre finali disponibili nel gioco.

gylt

Riguardo al gameplay, come anticipato all’inizio della recensione, si tratta di un survival horror con modalità stealth. La struttura labirintica dei vari livelli e la presenza di nemici di tipologie diverse costringono quasi sempre il giocatore ad affrontare l’avventura con estrema calma, esplorando ogni angolo della mappa alla ricerca di oggetti collezionabili e, soprattutto, del varco giusto per procedere.

Con il progredire del gioco attraverso i vari livelli, cambiano le “abilità” acquisite dal nostro personaggio e le tipologie di nemici. Quest’ultimi, oltre ad essere davvero pochi dal punto di vista della varietà (appena 3 tipi), sono dotati di un IA particolarmente ridotta. Infatti, spesso non sono in grado di rilevare la presenza della nostra Sally anche quando è piuttosto evidente. Inoltre, non vengono attirati in alcun modo da eventuali rumori emessi come quelli delle porte o dei distributori di lattine. Dunque, con la giusta attenzione e il giusto approccio, sarà davvero raro affrontarli.

Nel nostro percorso avremo la possibilità di utilizzare diversi elementi a nostro favore, come la torcia e l’estintore, utili sia per la risoluzione degli enigmi che per affrontare i nemici, ma anche lattine per distrarli, batterie per ricaricare la torcia e inalatori per recuperare la salute. Ciò che abbiamo particolarmente apprezzato è proprio la presenza di puzzle ben realizzati, che richiedono attenzione e cura nell’osservare l’ambiente circostante per trovare elementi o indizi utili a risolvere la situazione. Per quanto riguarda la difficoltà, questa sembra essere estremamente bassa, rendendo il titolo accessibile anche ai giocatori meno esperti nel genere. Anche le boss fight sono molto semplici da affrontare, seppur carine e coerenti con la struttura del gioco.

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Il titolo presenta un comparto grafico non eccezionale, ma comunque gradevole, accompagnato da un leggero senso di tensione durante le ricerche di Sally. Gli ambienti sono abbastanza curati e lo stile che richiama le atmosfere di titoli come Little Nightmares. Buona la gestione di luci ed ombre, capaci di creare atmosfere angosciose.

Gli effetti sonori, inclusi i rumori inquietanti e le voci spettrali, contribuiscono a un’atmosfera immersiva che si fonde bene con grafica e trama. Infine, abbiamo davvero apprezzato il doppiaggio in italiano che, seppure non eccellente, rappresenta un elemento ormai raro anche nelle produzioni più importanti.

Per quanto riguarda la durata, il gioco è completabile al 100% in meno di 5 ore, salvo imprevisti legati alla risoluzione degli enigmi. In generale, come già scritto in precedenza, si tratta di un titolo abbastanza semplice che non richiede particolari abilità per essere portato a termine.

In conclusione, Gylt è un titolo survival horror che affronta con sensibilità il tema delicato del bullismo, ma dimentica di rafforzare la componente horror del titolo. Il gameplay offre una piacevole combinazione di esplorazione, stealth e risoluzione di puzzle che, sebbene non sia molto innovativa, risulta convincente. Nonostante il comparto grafico non sia eccezionale, luci e ombre trasmettono l’angoscia prevista dalla trama, supportati anche dalla componente sonora che contribuisce efficacemente a creare un’atmosfera immersiva. Un titolo accessibile a tutti, ideale per coloro che sono alla ricerca di qualcosa di poco impegnativo ma comunque piacevole da giocare.

Recensito nella versione per PlayStation 5. Ringraziamo Tequila Works per la Press Copy.

Il Nostro Verdetto

Storia - 7
Gameplay - 8
Grafica - 6.5
Audio - 7
Divertimento - 7.5

7.2

BUONO

Gylt è un titolo survival horror stealth che affronta con sensibilità il tema delicato del bullismo, ma dimentica di rafforzare la componente horror del titolo. Il gameplay offre una piacevole combinazione di esplorazione, stealth e risoluzione di puzzle che, sebbene non sia innovativa, risulta convincente. Nonostante il comparto grafico non sia eccezionale, luci e ombre riescono a trasmettere l'angoscia prevista dalla trama, supportati anche dalla componente sonora che contribuisce efficacemente a creare un'atmosfera immersiva. Un titolo accessibile a tutti, ideale per coloro che sono alla ricerca di qualcosa di poco impegnativo ma comunque piacevole.

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Alessandro Leonardi

Nato nel 1990, sono sempre stato appassionato di videogiochi, musica, fotografia e sport. La mia avventura nel mondo videoludico ebbe inizio con The Lion King su Game Boy, per poi estendersi nel corso degli anni alle console di Sony, Microsoft e Nintendo.

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