God of War Ragnarok Valhalla: la Recensione

God of War Ragnarok: Valhalla è un DLC che riesce a migliorare ulteriormente un’esperienza di gioco già fantastica. Disponibile gratuitamente per tutti coloro che possiedono God of War Ragnarok, questo è un epilogo della storia principale che offre un’ottima scusa per immergersi nuovamente nell’azione insieme a Kratos. Valhalla non solo offre preziosi spunti narrativi che contribuiscono a spiegare lo scarno finale di Ragnarok, ma lo fa dando anche una svolta roguelike al titolo, offrendo sfide praticamente illimitate da affrontare e rigiocare.

In seguito agli eventi del gioco principale, Kratos viene anonimamente invitato a un misterioso ingresso nel Valhalla. Curiosi di cosa possa significare, Kratos e Mimir, con l’aiuto delle Valchirie, si dirigono in questo nuovo regno per dare “un senso a tutto”. Si scopre che il Valhalla riflette i ricordi di Kratos, il che significa che ogni area del gioco, mostrata randomicamente, rappresenta luoghi o momenti della sua vita passata. Ogni run prevede infatti nemici e ricompense casuali, e con ogni “morte”, il viaggio del vecchio “Fantasma di Sparta” riparte dalle porte del Valhalla.

A dire il vero, Valhalla è più un roguelite (meno “cattivo” di un rougelike); invece di ricominciare da capo ogni volta che si entrerà nel Valhalla, è possibile sbloccare potenziamenti permanenti nelle varie run. Questi includono l’aumento delle statistiche di base di Kratos, il miglioramento delle ricompense trovabili durante una run e lo sblocco di ulteriori vantaggi. Il DLC facilita le cose, introducendo costantemente potenziamenti run dopo run. Inoltre, i primi ingressi nel Valhalla saranno guidati dalla storia, quindi non ci si dovrà preoccupare sin da subito di creare un build performante.

Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla quantità di narrazione presente e dalla direzione che prende. Eviteremo troppi spoiler, visto che molti di voi probabilmente devono ancora giocare il DLC. Valhalla parla essenzialmente di Kratos che fa i conti con il suo passato e con il se stesso uomo e dio. Ci sono alcuni momenti meravigliosi in questo DLC che i fan della serie God of War adoreranno. Possiamo tranquillamente affermare che ciò che è stato mostrato ai The Game Awards, a livello di narrazione, è solo ed esclusivamente la punta dell’iceberg.

Sebbene il focus principale sarà il contenuto della storia, Valhalla ci ha ricordato anche che God of War Ragnarok ha un sistema di combattimento davvero eccellente. Chi ha giocato e finito Ragnarok nei primi giorni dall’uscita, come noi, sicuramente all’inizio faticherà un attimo a togliersi la ruggine dalle dita, ma una volta ripreso il ritmo tornerà la soddisfazione di una buona combo e la fluidità che avevamo durante le nostre scorribande sul titolo originale.

Sin dall’inizio potremo utilizzare tutte le armi di Kratos, ma nell’incipit di ogni run verremo premiati con un vantaggio specifico per una sola arma, il che incentiva a direzionare le run proprio su quell’arma potenziata all’inizio. Da lì, ogni run ci vedrà entrare in stanze dove combatteremo (con ricompensa una volta abbattuti tutti i nemici), seguite spesso da “safe zone”, dove poter spendere valuta di gioco per migliorare Kratos in quella specifica run o permanentemente.

Gli elementi roguelite sono stati intrecciati molto bene nel sistema di combattimento di Ragnarok. Power up e altre ricompense amplificano le statistiche di Kratos, aggiungono attacchi runici, numerosi potenziamenti passivi e molto altro. La terminologia del gioco può essere difficile da ricordare (soprattutto per i neofiti). Santa Monica Studio ha però fatto un lavoro enorme nel rendere queste dinamiche molto più comprensibili da chi ha già giocato Ragnarok.

Una volta sconfitti nemici specifici, noti come Prescelti del Valhalla, si guadagnerà il diritto di passare alla parte finale della run, dove la sfida aumenta. Una volta superati i primi tentativi, questa diventerà una sfida tanto più difficile quanto più tempo si impiegherà per completarla. Questa parte del Valhalla rappresenta un ottimo modo per cambiare la struttura che nella parte iniziale può sembrare fin troppo lineare. 

L’avventura si svolge in una mappa abbastanza grande che somiglia ad una sorta di labirinto non troppo intricato. L’effettiva forza dei nemici è segnalata da una barra che aumenta con il passare del tempo. La boss battle finale che ci separa dalla conclusione di una run vittoriosa, prevede un combattimento creato dal Valhalla con nemici già affrontati in precedenti avventure di Kratos. Solitamente si tratta di battaglie avvincenti che differiscono di poco l’una dall’altra.

Probabilmente ci vorranno cinque o sei ore per raggiungere i titoli di coda e vedere la maggior parte della storia. Una volta superato questo punto, Valhalla diventa un classico roguelite rigiocabile all’infinito, con qualche segreto di trama da scoprire di volta in volta. Nonostante le run possano diventare sempre più semplici sbloccando potenziamenti permanenti, potremo comunque aumentare il livello di difficoltà direttamente dalle impostazioni pre run. Più alta sarà la difficoltà e più le ricompense saranno potenti e utili. Se siete fan del combat system di Ragnarok, Valhalla è il modo ideale di divertirsi ottenendo inoltre un degno epilogo della storyline di Kratos.

In conclusione, God of War Ragnarok: Valhalla è un DLC ottimo di un gioco ottimo. Mixa il combattimento del titolo principale in una modalità roguelite avvincente ed altamente rigiocabile, il tutto con il consueto stile cinematografico di Santa Monica, intrecciando una storia significativa che ti terrà incollato per tutta la sua durata. I fan della serie non dovrebbero davvero perderselo e dato che è totalmente gratuito, non c’è motivo di farlo.

[Recensito nella versione per PlayStation 5]

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