Dragon’s Dogma 2: la Nostra Recensione

Dragon’s Dogma 2 è il nuovo titolo sviluppato da Capcom, terzo capitolo della saga. È sicuramente possibile definire questo gioco come un Action RPG che però mantiene praticamente intatti gli stilemi dei titoli precedenti. Anche se non si discosta molto dal primo Dragon’s Dogma, e a volte evoca titoli del calibro di Monster Hunter ed Elden Ring, sembra comunque un gioco unico, traboccante di momenti memorabili.

Tu sei l’Arisen, un soldato ucciso da un drago, tornato in vita nonostante l’assenza di un cuore. Ogni volta che appare il drago, appare anche un nuovo Arisen, i cui destini si intrecciano. Il drago è sempre destinato a creare un Arisen, e l’Arisen è sempre destinato a combattere il drago. Tuttavia, questa volta c’è un’altra persona che rivendica il titolo di Arisen, e con esso il titolo di Sovrano di Vermund. Questo espediente dà il via a una cospirazione politica che si fa strada attraverso innumerevoli combattimenti con enormi mostri.

La trama in sé è un canovaccio molto più elaborato di quanto potrebbe sembrare, considerando che gran parte della serie si basa sul combattere enormi bestie feroci. Sebbene molti dei momenti principali sono prevedibili, la narrazione è costruita in modo tale da riuscire a sembrare incredibilmente moderna. Una narrazione profonda e cinematografica, ma decisamente chiara ed esplicita.

Ad accompagnarti nell’avventura, ci sono le Pedine, fedeli compagni che mettono a rischio la loro vita ogni giorno per te. Puoi contare su una Pedina principale, sempre al tuo fianco e che avanza di livello insieme a te. Inoltre, è possibile reclutare altre due Pedine create da altri giocatori o da Capcom. Le Pedine extra non aumenteranno di livello mentre sono al tuo servizio, quindi è necessario reclutarne di nuove frequentemente. Questo ti permetterà di avere a che fare con un numero considerevole di Pedine durante l’avventura.

La Pedina principale può essere personalizzata usando lo stesso editor di personaggi utilizzato per costruire l’Arisen. L’editor è così dettagliato che puoi addirittura selezionare i singoli denti da rimuovere. Ogni tatuaggio e cicatrice può essere modificato in termini di dimensioni, rotazione, posizione e colore. Grazie alla personalizzazione approfondita, è possibile creare personaggi davvero unici e originali.

Le Pedine sono fondamentali in combattimento, aiutandoti a compensare le tue debolezze. Tuttavia, il loro ruolo va ben oltre l’azione. Le Pedine che recluti condividono le loro conoscenze, indicandoti caverne e forzieri del tesoro che hanno scoperto con un padrone precedente, che vengono poi contrassegnati sulla tua mappa. Inoltre, attraverso le loro avventure, ti forniranno conoscenze più approfondite.

Anche se le Pedine sono controllate dall’IA di gioco, hai comunque un certo grado di controllo su di loro. Puoi ordinar loro di condurti ai punti d’interesse, aiutarti se sei ferito o privo di sensi, e aspettarti in un punto specifico per evitare problemi. Possono anche servire come guide alle missioni, cosa particolarmente utile considerando che le descrizioni delle missioni possono essere vaghe. Dragon’s Dogma 2 si aspetta che tu capisca tutto da solo e difficilmente riuscirai a portare a termine il gioco senza l’aiuto di questi meravigliosi aiutanti.

Il mondo di Dragon’s Dogma 2 è vasto, diviso in due regioni principali dalle caratteristiche differenti. Una di queste è ricoperta da foreste e campi, mentre l’altra è un territorio torrido e arido, punteggiato da oasi occasionali. Inoltre, c’è un’isola vulcanica più piccola che probabilmente esplorerai solo verso la fine del gioco. Però, ciò che rende veramente gigantesco Dragon’s Dogma 2 sono le limitazioni imposte al viaggio veloce. Poche location hanno punti di viaggio veloce fissi e puoi utilizzarli solo se hai un determinato oggetto consumabile. Alcuni insediamenti dispongono anche di un carro trainato da buoi, che funge da taxi a pagamento. Sul carro è possibile sonnecchiare, rendendo il viaggio istantaneo, ma potresti essere attaccato dai mostri, costringendoti a difendere il carro per evitare che venga distrutto.

Il sistema del campeggio è una delle aggiunte più significative ai viaggi in giro per il mondo. I campeggi sono sparsi su tutta la mappa, permettendoti di fare pausa e preparare un pasto, ottenendo una serie di bonus. Il vero vantaggio, però, è che ti permette di sfuggire alle temutissime ore tra il tramonto e l’alba. Le avventure notturne possono essere emozionanti, ma a volte potresti non voler correre attraverso una foresta buia con la tua lanterna che ti mostra solo un assaggio delle minacce davanti a te. Tuttavia, avrai comunque bisogno di una tenda e, sebbene le tende abbiano tecnicamente usi infiniti, i nemici potrebbero fare irruzione nel tuo accampamento e distruggerle. Quindi ci sono più comodità rispetto al gioco originale, ma il concetto di esplorazione lenta e metodica è innegabilmente mantenuto. Infatti, grazie al campeggio, sei incoraggiato a trascorrere ancora più tempo nella natura selvaggia.

Questo è un gioco composto da migliaia di avventure casuali, spesso in luoghi che non ti viene esplicitamente detto di visitare. Ci sono una moltitudine di missioni, ma queste non sono una forza trainante dietro l’esplorazione quanto il tuo desiderio di esplorare il mondo di gioco. L’esplorazione propone anche alcuni divertenti enigmi ambientali, per lo più relativi a come raggiungere ingressi di sotterranei o allettanti forzieri. Maghi e stregoni possono levitare, il che spesso si rivela la soluzione. Potresti anche dover chiedere un passaggio a un’arpia, lanciare una Pedina o schierare degli esplosivi. Difficilmente c’è un solo modo per risolvere questi enigmi.

Parlando delle quest, spesso mancano istruzioni esplicite e, anche quando ottieni indicatori di missione, potrebbero semplicemente indirizzarti verso una vasta area senza avere una posizione specifica, quindi esplorare di tua iniziativa è fondamentale. Alcune missioni sono così ostinatamente vaghe che devi solo sperare di imbatterti in una soluzione.

Il sistema di combattimento è confortevole, in cui ogni combattimento diventa il prodotto di innumerevoli decisioni e fattori ambientali. Ogni volta che ti imbatti in un mostro, hai una nuova opportunità per sperimentare, e la facilità con cui puoi variare vocazione e reclutare nuove Pedine denota una continua evoluzione della dinamica del gruppo.

Gli arcieri hanno una precisione letale, e possono colpire senza sforzo i punti deboli dei nemici. Gli stregoni, invece, possiedono poteri divini ed evocano tornado che riempiono lo schermo o muri di ghiaccio che non solo danneggiano i nemici, ma permettono ai loro compagni di sfruttare l’altezza. Le classi corpo a corpo risultano molto utili quando sfruttano i nemici come strutture per arrampicarsi, correndo su di essi e cercando una parte vulnerabile da pugnalare.

Ogni vocazione dispone di un vasto elenco di abilità, sebbene soltanto quattro possano essere inserite nello stesso momento nella tua build. Oltre alle abilità legate alle armi, ogni vocazione presenta abilità principali uniche, come le cure di gruppo del Mago o lo stordimento del Cavaliere Mistico. Avanzando di livello, potrai sbloccare potenziamenti specifici per ciascuna vocazione, che potranno essere mantenuti anche cambiando classe. Alcuni potenziamenti sono specifici del combattimento, mentre altri hanno applicazioni più ampie, che potrebbero esserti parecchio utili nella gestione dell’inventario. Questa flessibilità ti permette di creare build uniche e ti incoraggia a sperimentare diverse vocazioni anziché restare nella tua zona di comfort.

Piccolo difetto è da considerarsi l’end game. Nonostante il gioco non sia di “facile fruizione”, per raggiungere il vero finale ti troverai di fronte a un completo cambio di paradigma. Se, nella fase iniziale, il gioco può risultare difficile ma non estremamente punitivo, in questa fase finale sarà esattamente l’opposto. Oltre all’aumento del livello di difficoltà, ti ritroverai, senza fare spoiler, in un Action RPG “survival” dove i momenti di riposo saranno limitati e i salvataggi saranno legati proprio a tali momenti. Il rischio è che anche i giocatori più accaniti, di fronte a questo cambiamento radicale, possano trovarsi in difficoltà e decidere di abbandonare il gioco.

Il comparto grafico di Dragon’s Dogma 2 è sicuramente un elemento divisivo. Il Frame Rate non è dei più granitici sulla piazza. Il gioco soffre infatti di evidenti cali di FPS, soprattutto nella capitale dove scende ampiamente sotto i 30 FPS. Nei combattimenti, a parte rari casi, il gioco risulta godibilissimo senza troppi intoppi. Gli scorci e l’illuminazione invece sono ben realizzati nonostante le dimensioni della mappa e la presenza di numerosi elementi a schermo. Non ci si aspettava un capolavoro tecnico, ma sicuramente un framerate più stabile, magari a discapito anche di qualche dettaglio che potrebbe risultare superfluo per alcuni player.

Riguardo il comparto audio, questo risulta straordinario. Immerge completamente nell’atmosfera fantasy medievale sia durante l’esplorazione che nelle battaglie epiche contro i giganteschi mostri. Di buona fattura anche il doppiaggio, sia in Inglese che in Giapponese. Segnaliamo la presenza dei sottotitoli in italiano per i dialoghi e una localizzazione totale e precisa dei menù di gioco.

In conclusione, possiamo di certo affermare che Dragon’s Dogma 2 è un ottimo Action Rpg che non può mancare nella collezione dei fan del genere e della saga. Di sicuro alcune scelte di gameplay metteranno in difficoltà i neofiti del genere purtroppo. Nonostante i problemi di frame rate segnalati, il gioco risulta comunque ampiamente godibile. Ci si aspetta che, con il passare del tempo, diversi problemi possano essere definitivamente risolti. Dragon’s Dogma 2 è disponibile per PC, Xbox Series X|S e PlayStation 5 dal 22 Marzo 2024.

Recensito nella versione per Xbox Series X|S.

I titoli dei giochi, i marchi e le immagini sono materiale protetto da copyright dei rispettivi proprietari.