Call of The Sea: la Nostra Recensione con Voto

Norah e il suo incredibile viaggio alla ricerca del marito scomparso.

Call of The Sea è un puzzle game sviluppato da Out of The Blue e pubblicato da Raw Fury nel 2020. Il gioco si svolge in prima persona e la protagonista è Norah, una giovane donna affetta da una misteriosa malattia. Norah è alla ricerca del marito Henry, partito in missione in una splendida isola tropicale alla ricerca di una cura per la moglie e svanito misteriosamente nel nulla. Ci si rende subito conto che quella che doveva essere una missione di ricerca si è trasformata in una pericolosa avventura dai risvolti inquietanti. Nella ricerca degli indizi che possano aiutare Norah a ritrovare Henry, i giocatori si imbattono in numerosi rompicapi da dover risolvere.

Il gameplay si rifà ai classici punta e clicca, basandosi sulla raccolta di indizi e la risoluzione di rompicapi. La maggior parte di essi funziona molto bene ma, se in diversi enigmi il livello di difficoltà appare ben bilanciato, in altri si fa a fatica – se non a risolverli – persino a comprenderli. In alcuni casi non appare chiaro il ragionamento alla base del singolo rompicapo, così come il suo legame con gli indizi trovati in precedenza. Questo può generare una sensazione di frustrazione durante lo studio del rompicapo e di perplessità dopo la risoluzione dell’enigma.

La storyline è intrigante e molto convincente, grazie anche alla sapiente narrazione fatta dalla stessa protagonista. È infatti ottimo il comparto audio, con una voce narrante eccezionale – quella di Cissy Jones – ed un colonna sonora che ben inserisce il giocatore nel contesto. Anche la grafica non delude; lo stile utilizzato dalla casa spagnola si conferma uno dei punti forti del gioco.

In sintesi, la storyline così convincente di Call of The Sea può renderlo senz’altro piacevolissimo da giocare, a patto che il giocatore riesca ad andare oltre la poca intuitività di alcuni suoi enigmi.

[Giocato, testato e valutato nella versione per PlayStation 5]

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