Suicide Squad Kill The Justice League: la Nostra Recensione

Suicide Squad: Kill the Justice League, il videogioco sviluppato da Rocksteady Studios e pubblicato da Warner Bros, è finalmente uscito il 30 Gennaio dopo essere stato rinviato a seguito di aspre critiche ricevute dal team Rocksteady. Il titolo è un sparatutto – avventura dinamica in terza persona, disponibile come “Game as a Service” multipiattaforma per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Sin dall’inizio della nostra avventura a Metropolis, disastrata dall’attacco di Brainiac, si nota subito che, nonostante il titolo faccia parte della serie Batman Arkham, ha uno stile molto diverso, soprattutto per quanto riguarda i colori, che sono molto più sgargianti rispetto all’aspetto cupo dei titoli Arkham.

In questa avventura, faremo parte della Task Force X e vestiremo i panni di quattro scapestrati antieroi: Harley Quinn, Capitan Boomerang, King Shark e Deadshot, i quali hanno a che fare, come nel film omonimo, con la solita Amanda Waller e il comandante Rick Flag. Andremo a salvare Metropolis dal cattivo Brainiac, ma anche da chi ha cercato di renderla vivibile: Flash, Batman e Superman, sopraffatti dal potere di Brainiac e Green Lantern.

Potremo usare tutti e 4 i personaggi nelle varie fasi di gioco, ognuno con caratteristiche diverse che scopriremo subito all’inizio del gioco grazie a un tutorial dedicato a ciascun personaggio. Le meccaniche funzionano discretamente, ma grazie a un sistema di movimento che rende il gioco molto più dinamico, i ritmi sono molto veloci. Questo è dovuto soprattutto al fatto che ogni personaggio ha un moveset diversificato, rendendo l’approccio alle varie missioni diverso a seconda del personaggio scelto. Basterà comunque qualche ora per capire tutte le abilità di ciascun personaggio.

I giocatori hanno piena libertà di organizzare l’inventario di ogni singolo personaggio selezionato, tra scudi, granate, armi primarie, armi secondarie e attacchi speciali. Inoltre, con i punti ottenuti in game potremo sbloccare e potenziare i personaggi con altri talenti da scoprire nell’albero delle abilità.

Parlando di missioni, c’è un po’ di ridondanza, perché a lungo andare le missioni possono sembrare tutte simili, con poche differenze tra loro. Questo è dovuto anche al fatto che la parte narrativa non è particolarmente memorabile. Probabilmente dando più spazio ai personaggi di contorno, il gioco sarebbe uscito più diversificato. Solo le missioni dell’Enigmista si differenziano un po’, ma non sono altro che semplici missioni a tempo. Con il ritmo veloce del gioco, le missioni sembrano molto caotiche, soprattutto durante le boss fight, dove sarebbe utile avere più tempo.

Parliamo adesso del comparto grafico e delle prestazioni. Nonostante il gioco sia esclusivamente per la next-gen, è stato sviluppato utilizzando l’Unreal Engine 4 che, tutto sommato, riesce ancora a tenere il passo. Nonostante sembri graficamente un po’ datato, le prestazioni riescono comunque a garantire i 60 fps su PS5. Buono il comparto audio con un doppiaggio in italiano in sincrono con il labiale. Piacevoli anche le musiche e l’audio generale del gioco.

In conclusione, Suicide Squad: Kill the Justice League riesce a catturare l’attenzione grazie al suo ritmo elevato e ai personaggi. Purtroppo, la storia non risulta essere memorabile e avrebbe potuto osare di più, il che influisce anche sulla qualità delle missioni, che risultano simili tra loro. Il gameplay risulta divertente in alcuni frangenti, ma troppo confusionario in altri, con una Metropolis che, per quanto riguarda lo stile, fa rimpiangere molto i vecchi giochi di Batman. Il gioco ha molto potenziale, ma al momento sembra essere nettamente inferiore rispetto ai vecchi giochi di Arkham. Speriamo che Rocksteady riesca a migliorare il gioco e ad aggiungere, anche tramite DLC, qualcosa in più.

Recensito nella versione per PlayStation 5.

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