The Crew Motorfest: la Nostra Recensione con Voto

The Crew Motorfest è il nuovo capitolo della serie di Ubisoft Ivory Tower, che arriva a diversi anni di distanza da The Crew 2, che continua a ricevere un forte supporto. Questo nuovo titolo vuole rappresentare un forte cambiamento di paradigma, come è stato espresso sin dalla sua presentazione. Una nuova location, ma anche un nuovo modo di intendere la struttura di gioco in tutte le sue sfaccettature. Abbiamo trascorso numerose ore a sfrecciare a bordo di vari tipi di veicoli sull’isola di O’ahu e siamo pronti a dirvi la nostra opinione.

The Crew Motorfest rinuncia a una delle sue principali caratteristiche: la mappa. Nei primi due capitoli della serie Ubisoft, la mappa di gioco era rappresentata dall’intera mappa degli Stati Uniti, ma per questo titolo si è scelto di utilizzare la mappa dell’isola principale delle Hawaii, O’ahu, dove si trova anche la capitale Honolulu. Uno scenario più piccolo, ma altrettanto ricco di eventi e attività.

Dopo le prime ore di gioco, ci si rende conto che la struttura di gioco è stata avvicinata molto, quasi troppo, a quella di Forza Horizon. Risulta evidente il tentativo, basti pensare allo sfondo narrativo del Motorfest organizzato su un’isola tropicale. Il tentativo di differenziazione sta però nel concetto delle playlist, che determinano anche la struttura del “game as a service” che caratterizzerà The Crew Motorfest.

Non ci saranno infatti missioni o gare singole, ma l’attività principale del titolo sarà quella di svolgere queste playlist guidando auto specifiche che ci vengono assegnate. Questo è sicuramente uno dei punti di maggior dibattito: in pratica, le auto per il free roaming non saranno mai impiegate nel corso delle missioni, a meno che non si decida di rigiocarle; la prima volta sarà obbligatorio utilizzare la vettura fornita dal gioco. Indubbiamente, il lavoro svolto nel fornire contenuti di qualità è chiaro ed evidente, ma in sostanza, livellare le proprie auto risulta quasi inutile.

Un altro degli elementi che avevano sempre contraddistinto The Crew da Forza Horizon è la presenza di veicoli come aerei e powerboat: questi sono ancora presenti in The Crew Motorfest, ma al momento non sono evidenziati. Non ci sono infatti playlist dedicate e, attualmente, non ci sono veri motivi per utilizzarli nemmeno nel free roaming. Ci sono attività e sfide dedicate, ma lasciano davvero il tempo che trovano. Un’occasione sprecata, anche perché il modello di guida di questi veicoli è stato nettamente migliorato rispetto al passato.

The Crew Motorfest migliora nettamente il modello di guida di tutti i mezzi, incluse ovviamente le auto. A differenza di Forza, dove tutte le macchine se livellate risultano praticamente identiche da guidare, qui ogni categoria di auto ha un modello di guida diverso. Prendo un esempio per far capire: se state guidando una hypercar la guidabilità risulterà agilissima e fluida, ma se vi capita di guidare qualche bel carrozzone tipo una muscle car americana, allora sarà molto più difficile buttarla in curva o driftare. Questo dà quel tocco di simulazione che ci sta alla grande.

A livello di gare, The Crew Motorfest presenta già da adesso un discreto livello di varietà. Ci sono le classiche gare da punto a punto, le gare su circuito, ma anche le gare drift, e con la Stagione 2 arrivano le gare a punti, dove bisogna raggiungere un determinato numero di punti a seconda della difficoltà cercando però di arrivare anche da punto a punto entro un tempo limite. Insomma, ce n’è per ogni palato.

Per quanto riguarda il comparto online, al momento sono disponibili solo due tipologie di gare, con il tracciato che cambia ogni 30 minuti. Abbiamo la Grand Race, dove dobbiamo selezionare tre tipologie di auto e competere in gare fino a 28 giocatori, e poi abbiamo la Demolition Royale, che è una modalità open world a squadre con potenziamenti da affrontare con le auto da demolizione e l’obiettivo è quello di distruggere altre auto. Sebbene le modalità siano poche, sappiate che sono divertenti quasi da star male.

The Crew Motorfest si distingue in modo significativo dal punto di vista grafico. L’isola di O’ahu è uno spettacolo per gli occhi, soprattutto in alcuni momenti del giorno e della notte, e offre diversi scorci molto interessanti. Ottima anche la rifrazione della luce e i riflessi dinamici. Tuttavia, dal punto di vista delle prestazioni, ci sono alcune noie di troppo. Il gioco presenta due impostazioni grafiche ed il consiglio è di utilizzare la modalità Performance, con una risoluzione dinamica a 1440p e 60 FPS. Tuttavia, queste prestazioni non sono sempre stabili e a volte si possono riscontrare cali di frame e alcuni piccoli problemi di caricamento e gestione delle ombre.

Per quanto riguarda il comparto audio, The Crew Motorfest fa assolutamente la sua parte. In titoli come questo è fondamentale avere un’ottima colonna sonora e si può dire che le tracce presenti siano quasi tutte di buon livello, con diverse hit mondiali che vi accompagneranno nel corso delle vostre esplorazioni dell’isola di O’ahu.

The Crew Motorfest è, come detto, un game as a service, ed è quindi destinato ad evolversi in maniera molto ampia nel corso dei mesi. Diciamo però che la base di partenza è piuttosto solida, con tanti contenuti molto interessanti. L’unica vera pecca è quella di cercare di assomigliare un po’ troppo a Forza Horizon, rinunciando quindi all’identità che aveva assunto la serie con i capitoli precedenti. I tentativi di riprendere la formula del titolo di Turn10 cercando al contempo di innovarla risultano un po’ confusi e senza un filo conduttore.

Per il resto, però, il titolo è indubbiamente molto interessante e divertente, ed è un must per i fan del genere. Sarà comunque interessante vedere quali saranno le innovazioni e i cambiamenti che verranno apportati nel corso dei prossimi mesi alla formula del gioco. The Crew Motorfest è disponibile su PC, PS4, Xbox One, PS5 e Xbox Series X|S.

[Recensito nella versione per PlayStation 5]

I titoli dei giochi, i marchi e le immagini sono materiale protetto da copyright dei rispettivi proprietari.